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Oncologia
Francesca Morelli
pubblicato il 05-10-2016

A Milano un pronto soccorso per i malati di tumore



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Alleanza fra l’Istituto Nazionale dei Tumori e l’ASST Fatebenefratelli-Sacco di Milano. Il pronto soccorso garantirà assistenza giorno e notte ai malati oncologici in cura presso il polo milanese

A Milano un pronto soccorso per i malati di tumore

I malati di tumore, a Milano, non saranno più soli neanche di notte o nei giorni di festa. Specie in caso di estrema necessità. Grazie al supporto di un Pronto Soccorso per emergenze e urgenze in oncologia, utile a garantire un efficace percorso di continuità assistenziale, oltre i tradizionali giorni di terapia. L’alleanza è stata stretta dall’Istituto Nazionale dei Tumori (INT) e dall’Azienda socio sanitaria territoriale (ASST) Fatebenefratelli-Sacco, enti di alta specialità del capoluogo lombardo.


I problemi che nascono quando il soccorso non è pronto


UN SERVIZIO DI EMERGENZA A MISURA DEL PAZIENTE

Il pronto soccorso funzionerà 24 ore su 24, anche e soprattutto in contesti di criticità in corso o dopo la terapia. L'intesa che intende garantire la migliore gestione di emergenze e urgenze nel paziente oncologico. Lo hanno annunciato i direttori generali delle due strutture, siglando ufficialmente una alleanza terapeutica, sebbene ancora sperimentale, finalizzata a seguire adeguatamente il paziente durante la terapia e qualunque cosa accada e in qualsiasi frangente. «Nel nostro istituto è già in uso un sistema di gestione delle emergenze che consente di affrontata la maggior parte di esse - ha precisato il direttore generale dell'INT Luigi Cajazzo -. La novità di questo protocollo sta nel fatto che in caso di emergenze o urgenze gestibili solo con l’intervento di soccorso immediato, lo specialista dell’INT potrà indirizzare il paziente al Pronto Soccorso del Fatebenefratelli, dove potrà ricevere assistenza e cura in qualsiasi momento del giorno o della notte, 365 giorni l’anno».

Un servizio che oltre alla continuità assistenziale, garantisce anche competenza. L’emergenza-urgenza, assicurano i responsabili, è gestita in modo ottimale grazie alle presenza di un Pronto Soccorso multidisciplinare che lavora in stretta sinergia con il reparto di oncologia medica interno e dell’INT. «Una volta giunto alla nostra osservazione - aggiunge Alessandro Visconti, direttore generale dell’ASST Fatebenefratelli-Sacco - il paziente verrà valutato da un nostro specialista secondo le consuete procedure, attivando una consulenza immediata fra i nostri oncologi e quelli dell’INT. Lo scambio costante di informazioni e condivisione durerà per tutto il percorso assistenziale». E qualora, dopo la valutazione dell’emergenza, si rendesse necessario un ricovero, questo potrà essere attuato presso l’INT.


Se il paziente è anziano, lo si cura di meno


GESTIRE GLI EVENTI

«Gli eventi avversi per i quali un nostro paziente potrà rivolgersi al pronto soccorso del Fatebenefratelli - sostiene Filippo De Braud, direttore del dipartimento e della divisione di oncologia medica dell’INT - sono una possibile infezione, una emorragia, una complicanza a seguito di un trattamento immunologico o con nuovi farmaci, una tossicità che induce febbre, ma anche nausea o vomito non controllato o qualsiasi altro contesto relativo alla terapia in atto. Dopo la consulenza con i medici del Pronto Soccorso, se dovessero sussistere le condizioni per una embolia polmonare o un altro evento importante, si potrà decidere in stretta sinergia se tenere il paziente in osservazione, se trattarlo al Fatebenefratelli o se trasferirlo nell’arco di 48 ore presso il nostro reparto di oncologia medica».

È questo infatti il tempo minimo necessario per gestire un ricovero in emergenza: «I nostri pazienti – precisa ancora l’oncologo medico dell’INT – vengono chiamati su programmazione. Questo significa che non possiamo annullare il ricovero di un paziente, tanto più che molti di essi arrivano da fuori regione, ma possiamo invece rinviare la chiamata di un nuovo paziente nei giorni successivi, dando priorità al paziente in emergenza».


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CONTINUITÀ ASSISTENZIALE

«Con questo accordo - conclude De Braud - cerchiamo di dare continuità assistenziale anche nei casi di emergenza, utilizzando strutture già esistenti sul territorio, funzionanti ed efficienti. Per questa ragione abbiamo scelto il Fatebenefratelli che gode di una posizione strategica, nel centro cittadino, è dotato di un servizio di oncologia importante, cui i pazienti di norma già di rivolgono, ed è equipaggiato di tutte le strutture e strumenti per gestire un paziente oncologico. Offrendo però una garanzia in più: infatti con la formalizzazione dell’accordo tra le due strutture, ci rendiamo disponibili e pronti ad accogliere un paziente entro un tempo limite dall’evento di emergenza, continuando le cure iniziate al Fatebenefratelli o anche definendo il comportamento terapeutico più corretto da adottare fin dall’inizio». Con un solo fine ultimo: pensare alla migliore assistenza su misura di ogni singolo paziente.


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IL PRONTO SOCCORSO ONCOLOGICO

Il nuovo pronto soccorso è un fiore all’occhiello per la sanità lombarda: mette in atto infatti, concretamente, la legge regionale lombarda dell’ agosto del 2015 sulla continuità assistenziale che prevede l’attivazione di una rete integrata di servizi sul territorio tra le strutture sanitarie, ma non solo: «Grazie alla firma della convenzione con il Fatebenefratelli - conclude Enzo Lucchini, Presidente dell'INT - si arricchisce l’offerta di un ospedale monospecialistico, come il nostro, che oltre a curare, vuole prendersi cura di ogni singolo paziente nel rispetto di una medicina sempre più umanizzata».


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