Secondo uno studio americano, i casi di sindrome di Takotsubo sono aumentati durante la pandemia. Colpa dello stress accumulato durante l'ultimo anno?
Non soltanto i polmoni, bersaglio principale dell’infezione da Sars-CoV-2. Covid-19 sta avendo ripercussioni pressoché a tutti i livelli. Anche il cuore è diventato una «vittima» dell’emergenza sanitaria, soprattutto per via del ritardo nella diagnosi e nella cura di alcune condizioni acute: come l’arresto cardiacoe l’infarto del miocardio. Ma un’altra insidia che lega l’attualità al muscolo cardiaco è rappresentata dallo stress. Al di là delle complicanze determinate dall’infezione, dalla reazione infiammatoria all’aumento della coagulazione del sangue, a mettere a repentaglio il muscolo cardiaco sarebbe anche la forte tensione accumulata negli ultimi mesi. A dimostrarlo è uno studio condotto dai ricercatori della Cleveland Clinic, pubblicato sulla rivista Jama Open.
ARRESTO CARDIACO: COME COMPORTARSI AI TEMPI DI COVID-19?
TAKOTSUBO: CASI IN AUMENTO DURANTE LA PANDEMIA
Andando a ritroso, i camici bianchi hanno scoperto che il numero di pazienti giunti in pronto soccorso nei mesi di marzo e aprile con sintomi riconducibili a una cardiomiopatia da stress (nota anche come sindrome di Takotsubo, fu la causa di morte tra gli altri del fratello del cantante Mango) è risultato di molto superiore a quello rilevato in quattro finestre temporali antecedenti alla pandemia. A parità di avvisaglie, quasi l’8 per cento dei casi registrati tra l’1 marzo e il 30 aprile scorsi (tutti negativi al tampone per Sars-CoV-2) ha ricevuto una diagnosi di sindrome di Takotsubo. La media relativa ai quattro momenti precedenti (marzo-aprile 2018, gennaio febbraio 2019, marzo-aprile 2019, gennaio-febbraio 2020) era invece dell’1.7 per cento. Oltre quattro volte inferiore, dunque. I pazienti ricoverati con il cuore «in tilt» durante la pandemia hanno dovuto affrontare periodi di degenza più lunghi, ma l'emergenza non ha lasciato il segno sulla loro prognosi. Pressoché invariati i tassi di mortalità registrati nella struttura, prima e dopo l’arrivo del Covid-19.
Considerando che i pazienti erano tutti negativi, è dunque da escludere che l'infezione abbia avuto un effetto diretto sul cuore. Cosa può essere successo, allora? «La pandemia ha fatto schizzare i livelli di stress nelle persone - afferma Ankur Kalma, cardiologo interventista e autore dello studio -. Le persone convivono da mesi con la paura del contagio, per sé e per i propri cari. Ma anche con l'ansia e le preoccupazioni determinate dalla solitudine, dall'isolamento e dalle ripercussioni economiche scaturite dall'emergenza sanitaria». Da non trascurare nemmeno i lutti determinati da Covid-19: numerosi e unici, per l'impossibilità di condividere gli ultimi istanti di vita con una persona cara. Queste fonti di stress potrebbero aver avuto un effetto non soltanto sulla mente, ma anche sul cuore. Motivo per cui i medici statunitensi, per alleggerire la tensione emotiva, invitano a non trascurare in questa fase l'esercizio fisico, la meditazione e il mantenimento dei contatti sociali.
CONOSCIAMO MEGLIO LA SINDROME DI TAKOTSUBO
A prima vista, la sindrome di Takotsubo può essere confusa con un infarto. Alcuni sintomi sono comuni: dal dolore al petto all'affanno improvviso, fino all'alterazione dell'elettrocardiogramma. «Ma quando si sottopone il paziente alla coronarografia d'urgenza, eseguita nel sospetto di un infarto, le coronarie non risultano ristrette - afferma Leda Galiuto, direttrice dell'unità di cardiologia riabilitativa del policlinico Gemelli di Roma -. Una parziale affinità si riscontra soltanto nei casi secondari, che si manifestano in persone già alle prese con una malattia cronica. In questi pazienti la prognosi è peggiore, perché spesso è presente anche un danno del miocardio, il tessuto muscolare che compone il cuore». Le cause della sindrome di Takotsubo non sono ancora completamente note. Ma lo stress, con la cascata di segnali ormonali che è in grado di innescare, è l'indiziato principale. Sarebbe proprio la tempesta di ormoni a porre il cuore sotto pressione, al punto da non essere in grado (nei casi più gravi) di pompare il sangue fino alla periferie. È questo lo shock cardiogeno, una delle manifestazioni più gravi della Takotsubo. In ogni caso, il quadro diventa chiaro nel momento in cui «si riconosce un'alterazione della forma del cuore, che diventa a palloncino e simula il vaso che usano i giapponesi per raccogliere i polipi». Da qui il nome: «tsubo» (vaso) e «tako» (polipi).
Con le coronarie nella maggior parte dei casi libere, la cardiomiopatia da stress è una malattia provocata dalla costrizione dei piccoli vasi del cuore. A esserne vittime sono perlopiù le donne, dopo la menopausa. La malattia, se identificata correttamente, è quasi sempre reversibile (il tasso di mortalità si attesta al 5 per cento). Una volta completata la diagnosi, i pazienti vengono trattati con l'aspirina (anticoagulante) e con gli Ace inibitori, grazie a cui il cuore ritorna poco alla volta alla dimensione originale. Siccome «la sindrome di takotsubo è associata a una malattia neurologica o psichiatrica nella metà dei casi», la psicoterapia è raccomandata per prevenire le recidive.
Coronavirus e Covid-19: le regole da seguire
3 - Non toccarti occhi, naso e bocca con le mani Il virus si trasmette principalmente per via respiratoria, ma può entrare nel corpo anche attraverso gli occhi, il naso e la bocca, quindi evita di toccarli con le mani non ben lavate.
Le mani, infatti, possono venire a contatto con superfici contaminate dal virus e trasmetterlo al tuo corpo.
6 - Pulisci le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol I disinfettanti chimici che possono uccidere il nuovo coronavirus (SARS-CoV-2) sulle superfici includono disinfettanti a base di candeggina / cloro, solventi, etanolo al 75%, acido peracetico e cloroformio.
Il tuo medico e il tuo farmacista sapranno consigliarti.
2 - Evita il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute Mantieni almeno un metro di distanza dalle altre persone, in particolare quando tossiscono o starnutiscono o hanno la febbre, perché il virus è contenuto nelle goccioline di saliva e può essere trasmesso a distanza ravvicinata.
8 - Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo coronavirus Al momento, non ci sono prove che animali da compagnia come cani e gatti possano essere infettati dal virus.
Tuttavia, è sempre bene lavarsi le mani con acqua e sapone dopo il contatto con gli animali da compagnia.
5 - Non prendere farmaci antivirali né antibiotici a meno che siano prescritti dal medico Allo stato attuale non ci sono evidenze scientifiche che l’uso dei farmaci antivirali prevenga l’infezione da nuovo coronavirus (SARS-CoV-2).
Gli antibiotici non funzionano contro i virus, ma solo contro i batteri. Il SARS-CoV-2 è, per l’appunto, un virus e quindi gli antibiotici non vengono utilizzati come mezzo di prevenzione o trattamento, a meno che non subentrino co-infezioni batteriche.
4 - Copri bocca e naso se starnutisci o tossisci Se hai un’infezione respiratoria acuta, evita contatti ravvicinati con le altre persone, tossisci all’interno del gomito o di un fazzoletto, preferibilmente monouso, indossa una mascherina e lavati le mani.
Se ti copri la bocca con le mani potresti contaminare oggetti o persone con cui vieni a contatto.
9 - In caso di dubbi NON recarti al Pronto Soccorso: chiama il tuo medico di base e se pensi di essere stato contagiato chiama il 112 Il periodo di incubazione del nuovo coronavirus è compreso tra 1 e 14 giorni. Se hai febbre, tosse, difficoltà respiratorie, dolori muscolari, stanchezza NON recarti al Pronto Soccorso: chiama il tuo medico di base per avere informazioni su cosa fare; se pensi di essere stato contagiato chiama il 112.
1 - Lavati spesso le mani Il lavaggio e la disinfezione delle mani sono decisivi per prevenire l’infezione. Le mani vanno lavate con acqua e sapone per almeno 20 secondi. Se non sono disponibili acqua e sapone, è possibile utilizzare
anche un disinfettante per mani a base di alcol al 60%. Lavarsi le mani elimina il virus.
7 - A distanza dagli altri e con la mascherina Quando si è con altre persone, più si è lontani e meglio è. In situazioni di comunità, si raccomanda di indossare sempre una mascherina (senza valvola) per coprire naso, bocca e mento. Prima e dopo averla rimossa, oltre che dopo averla maneggiata, lavare sempre le mani.
Nuovo coronavirus e Covid-19: le regole utili da seguire Come dobbiamo sapere per affrontare con le dovute cautele e senza timori eccessivi l'epidemia di nuovo coronavirus? I consigli dell'Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute. (Fonte: https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/)
8 - I prodotti MADE IN CHINA e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che le persone che ricevono pacchi dalla Cina non sono a rischio di contrarre il nuovo coronavirus, perché non è in grado di sopravvivere a lungo sulle superfici. A tutt’oggi non abbiamo alcuna evidenza che oggetti prodotti in Cina o altrove possano trasmettere il nuovo coronavirus (SARS-CoV-2).