Una Tc spirale e un esame del sangue per i soggetti a rischio. La diagnosi precoce porta dal 15 all’80% i tumori operabili
Oggi più del 70% dei tumori del polmone viene scoperto in stadio avanzato, quando diventa difficile operare e circa 15 malati su 100 riescono a guarire. Oggi si sa che queste percentuali si possono ribaltare, a patto di arrivare in tempo con una diagnosi tempestiva.
IL PROGETTO - Con una Tac spirale a basso dosaggio di radiazioni e un esame del sangue è possibile scoprire un nodulo quando è ancora così piccolo da poter essere curato. Sono questi gli esami proposti ai forti fumatori, ovvero alle persone più a rischio, nell’ambito di Cosmos II, il progetto di diagnosi precoce promosso dall’Istituto europeo di oncologia di Milano e sostenuto da Fondazione Veronesi e Fondazione Ieo, che coinvolge altri 5 centri di Sesto Fiorentino, Roma, L’Aquila-Teramo, Pescara e Palermo. Gli esami sono gratuiti e si può aderire con una telefonata.
I RISULTATI - Lo studio Cosmos (Continuous Observation of Smoking Subjects) finora ha mostrato risultati confortanti: oltre l’80% dei tumori scoperti con la Tac di screening (7-8 per 1.000 soggetti l’anno) era in fase iniziale e ha dato percentuali di sopravvivenza del 70% dopo 5 anni. L’89% dei pazienti ha potuto essere operato in maniera radicale, il 79 % con tecniche mini-invasive. Ora, giunto alla sua seconda fase, il progetto prevede di ampliare il numero dei partecipanti e affiancare alla Tac spirale un’analisi dei marcatori molecolari presenti nel sangue.
PER PARTECIPARE - I ricercatori prevedono di coinvolgere 10.000 persone a rischio e di identificare oltre 320 tumori (per la maggior parte guaribili) nell’arco di 5 anni. I requisiti (che vengono comunque valutati in maniera personalizzata) sono un’età fra i 55 e i 75 anni, aver fumato almeno 20 sigarette al giorno per 30 anni o più. Sono coinvolti anche gli ex fumatori purché abbiano smesso da meno di 10 anni. Tutte le informazioni al numero unico 02.64107700 e sul sito http://www.10secondi.it/.
SMETTERE DI FUMARE - Gli esperti sgombrano gli equivoci: l’esistenza di controlli salvavita non venga scambiato per un alibi: il fumo di tabacco è la prima causa di morte evitabile ed è causa della quasi totalità dei tumori del polmone. Non fumare e, se si fuma, smettere appena possibile sono il primo presidio contro una forma di cancro che in Italia uccide poco meno di 100 persone ogni giorno. Troppe, e troppo spesso considerate vittime inevitabili di quella che l’Oms ha definito “la peggior minaccia per la salute in Europa”.