diritti del malato
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Cari malati, questi i vostri sacrosanti dirittiForse l’antica medicina araba aveva capito meglio di noi che il malato è persona. Nell’ospedale fondato al Cairo nel 1283 c’era un inizio di scienza (sale separate a seconda delle malattie), ma c’erano anche fontane zampillanti di acqua purissima, e tante piante fiorite. Ho pensato a quell’antico ospedale mentre nel Comitato etico della Fondazione Veronesi discutevamo sul “decalogo” dei… Ciò di cui ha bisogno un malato di cancroLe cure sono importanti ma un paziente vuole anche poter parlare del proprio male e rompere l’isolamento in cui vive. Come insegna un bel libro, “Parliamone insieme”- E’ immorale. Creando sensazione, l’ha affermato il Comitato Etico di questa Fondazione, e io lo ripeto, sempre più convinto che non dobbiamo abituarci a procedure e a sistemi che sembrano perfezionare i percorsi scientifici, ma in realtà vanno contro il bene dei pazienti. Sì, è immorale che quando si arriva alla sperimentazione clinica – vale…Non si gioca a dadi con la vita dei malati
La terapia intensiva diventa ‘aperta’ anche in ItaliaMeno stress e sofferenza per i pazienti quando le visite dei famigliari non sono limitate. Ma sono ancora pochi gli ospedali italiani che consentono libertà di accesso nelle 24 ore Il grido d’aiuto di Valentina nel suo ultimo postE’ la prima volta che succede, ed è un colpo al cuore. Valentina, 17 anni, era in ospedale e capiva di stare malissimo. Ha mandato il suo ultimo post su Facebook, via telefonino. Certamente non aveva più la forza di mettersi seduta. Così nell’autoscatto si vedono le sue gambe di adolescente inguainate nei leggins neri, e… Il malato deve conoscere i propri dirittiC’è nel mio studio, all’ospedale dove visito i miei malati, una specie di tazebao; campeggia tra libri e varie onorificenze e attrae l’attenzione dei visitatori perché è proprio dietro le mie spalle e non si può non vederlo. E’ il mio decalogo di medico che da cinquant’anni cerco di rispettare e che da sempre per ogni paziente… La carezza che guarisceE’ rimasto nei miei ricordi un ragazzo disabile che aveva come gesto spontaneo quello di prendere la mano dell’interlocutore e tenerla a lungo tra le sue. Era un gesto inaspettato, e immancabilmente creava imbarazzo. Il padre del ragazzo, gentilmente, lo ammoniva: «Adesso basta, dài. Lasciagli la mano.» Io gli lasciavo tenere la mia mano quanto…- Perché i malati ricoverati hanno solo un’ora per vedere i parenti? Assomiglia molto all’ora d’aria delle carceri. Ma siamo in un ospedale o in una prigione? L’apertura alle visite dovrebbe essere totale. Parenti e amici dovrebbero poter entrare ad ogni ora. I burocrati che presiedono all’organizzazione degli ospedali fanno presente i danni all’organizzazione, gli intralci,…Ospedali, non carceri: l’orario sia libero