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  1. Le dieci regole (+1) per un buon sonno
    MagazineLe dieci regole (+1) per un buon sonno
    GUARDA LA FOTOGALLERY - Una buona notte di sonno è importante (anche) per il consolidamento della memoria. Ecco come garantirsi un riposo adeguato
  2. Chi è depresso non ricorda
    MagazineChi è depresso non ricorda
    Una ricerca imputa il deficit di memoria all’invasività dei sentimenti negativi che occuperebbero tutta la mente. Ma sono rallentate altre funzioni, come il senso del tempo
  3. Gli effetti sul cervello delle depressioni ricorrenti
    MagazineGli effetti sul cervello delle depressioni ricorrenti
    La zona cerebrale legata alla memoria risulta più piccola in chi ha sofferto più volte di disturbo dell’umore. Si rafforza la necessità di cure tempestive
  4. La vita sedentaria fa crescere l’ansia
    MagazineLa vita sedentaria fa crescere l’ansia
    Anche in psichiatria aumenta l’attenzione per gli effetti del movimento. Dall’Australia una ricerca avverte: più si sta seduti, più ci si allarma senza motivo (bambini inclusi)
  5. I ricordi svaniti si possono recuperare
    MagazineI ricordi svaniti si possono recuperare
    Prove d’avanguardia, per ora solo su topi, vengono considerate una grande porta aperta: il cervello non cancella definitivamente niente. Per far rinascere il passato, usata una lama di luce
  6. I disturbi di memoria dopo l’anestesia si possono prevenire
    MagazineI disturbi di memoria dopo l’anestesia si possono prevenire
    Per uno studio canadese un terzo delle persone operate perde ricordi, a volte anche per dei mesi. Ma ci sono metodi, dice un esperto, per evitare lo spaesamento cognitivo indotto dall’intervento chirurgico
  7. Se il bambino dorme è perché sta imparando
    MagazineSe il bambino dorme è perché sta imparando
    Una ricerca (su bimbi di 9-16 mesi) dimostra che il sonno serve a fissare la memoria. Altro scopo del riposo: ripulire il cervello dai “veleni”
  8. I buchi di memoria possibili spie del rischio di un ictus
    MagazineI buchi di memoria possibili spie del rischio di un ictus
    Secondo uno studio olandese durato vent’anni, i deficit mnemonici sono associati alla probabilità di ischemia o emorragia cerebrale. Specie in persone non ancora anziane e istruite