Lettieri Antonella

Note biografiche:

  • Nata a Milano nel 1984
  • Laureata in Biotecnologie Mediche presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca
  • PhD in Medicina Molecolare e Traslazionale presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca

2023

Modelli 3D di medulloblastoma per la terapia personalizzata

Il medulloblastoma è un tumore pediatrico con un tasso di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi che può variare tra il 55% e l’80% a seconda della classificazione e del successo chirurgico. Questo tumore è causato da alterazioni che si verificano durante lo sviluppo del cervelletto (la porzione del cervello principalmente dedicata al movimento), ma le basi genetiche sono ancora in gran parte sconosciute.

Per studiare in modo approfondito i meccanismi di sviluppo, l’obiettivo del progetto sarà sviluppare un modello tridimensionale di medulloblastoma che “simula” ciò che succede nei pazienti portatori di mutazioni nel gene STAG2. STAG2 fa parte del complesso di proteine che, formando una struttura ad anello intorno al DNA, regolano l’espressione di numerosi geni. Il modello cellulare 3D sarà utilizzato per valutare l'uso di inibitori dei PARP, una classe di farmaci recentemente coinvolti in studi clinici per tumori cerebrali pediatrici, come nuovo approccio terapeutico per il medulloblastoma.

Dove svilupperà il progetto:

Università degli Studi di Milano

2022

Il ruolo delle coesine nei tumori cerebrali pediatrici

Tra i tumori cerebrali pediatrici il medulloblastoma è la neoplasia più frequente e aggressiva, con una prognosi generalmente infausta. Questo tumore origina nel cervelletto (regione responsabile del controllo dell’equilibrio e dei movimenti), ma i meccanismi alla base del suo sviluppo non sono ancora chiariti. È noto che il complesso delle coesine (proteine che tengono “assemblate” diverse parti dei cromosomi) svolge un ruolo importante nel corretto sviluppo del cervelletto. Inoltre, alterazioni nei geni delle coesine sono presenti nel 20% dei pazienti con medulloblastoma. Una mutazione, in particolare (la mancanza del gene stromalin2), causa l’aumento della crescita cellulare e l’incapacità delle cellule a differenziarsi, caratteristiche tipiche di una trasformazione neoplastica. Obiettivo del progetto sarà studiare come il malfunzionamento delle coesine possa influire sullo sviluppo del medulloblastoma, con lo scopo di identificare nuove terapie. In particolare verranno sperimentati gli “inibitori di PARP”, una tipologia di farmaci già ampiamente utilizzata per il trattamento di vari tumori, tra cui alcune neoplasie causate da alterazioni delle coesine.

Dove svilupperà il progetto

Università degli Studi di Milano

Area

Oncologia
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