Brunetti Dario

NOTE BIOGRAFICHE:

  • Nato a Siracusa nel 1979
  • Laureato in Scienze Animali presso l’Università degli Studi di Bologna
  • PhD in Biotecnologie Veterinarie presso l’Università degli Studi di Milano

2018

Le disfunzioni mitocondriali nella malattia di Alzheimer

La malattia di Alzheimer è la causa più comune di demenza, con una maggiore frequenza nelle donne probabilmente a causa della diminuzione degli ormoni steroidei (e del loro effetto neuroprotettivo) dopo la menopausa. La riduzione del metabolismo energetico, la disfunzione dei mitocondri (piccoli organelli produttori di energia) e l’aumento di stress ossidativo nel cervello sono eventi osservabiliu anche prima della comparsa dei segni distintivi della malattia: le placche di amiloide-β (Aβ) e i grovigli di proteina Tau. .

Attualmente non sono disponibili terapie efficaci per prevenire o attenuare la malattia di Alzheimer. Basandosi su queste evidenze e utilizzando il modello murino SAMP8 (caratterizzato da invecchiamento precoce e sintomatologia clinica simile all’Alzheimer), gli obiettivi del progetto sono: identificare i meccanismi molecolari alla base delle differenze di genere analizzando in particolare il ruolo del controllo qualità dei mitocondri e testare gli effetti terapeutici di una supplementazione dietetica con aminoacidi ramificati che in altri modelli è risultata ridurre lo stress ossidativo.

Le ricadute traslazionali di questo progetto potrebbero avere un enorme impatto permettendo il successivo sviluppo di approcci nutraceutici genere-mirati per la prevenzione e cura dell’Alzheimer. L’obbiettivo del progetto è mettere a punto un approccio nutraceutico per la prevenzione e cura dell’Alzheimer che tenga conto delle differenze di genere. 
 

Dove svilupperà il progetto:

Università degli Studi di Milano

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