Candiello Ermes

NOTE BIOGRAFICHE

  • Nato a Benevento nel 1987
  • Laureato in Scienze e Tecnologie Genetiche presso l’Università degli Studi del Sannio, Benevento
  • PhD in Neurobiochemistry presso Georg-August-Universität Göttingen (Germania)

2021

Il ruolo del gene MET nella progressione delle metastasi cerebrali

Le metastasi cerebrali rappresentano ancora oggi un nemico difficile da sconfiggere, e i meccanismi che consentono al tumore di raggiungere il cervello e diffondersi rimangono poco studiati. Il gene MET sembra essere uno dei principali responsabili della “crescita invasiva” del tumore metastatico: si tratta di un oncogene, cioè un frammento di DNA che, se mutato, è capace di indurre la trasformazione cancerogena di una cellula normale.

Obiettivo del progetto sarà comprendere il ruolo di MET e di altri oncogeni nei meccanismi che regolano la formazione delle metastasi. In particolare verranno studiate le cellule metastatiche provenienti da pazienti con metastasi al cervello, oppure pazienti con tumore primario ignoto e metastasi diffuse. Inoltre, verranno isolate dal sangue le cosiddette cellule tumorali circolanti, che rappresentano uno step intermedio tra la neoplasia primaria e la diffusione metastatica. Su queste cellule sarà studiata l'attività di MET e di altri oncogeni, regolandola farmacologicamente e tramite manipolazione genetica. Lo studio favorirà la comprensione dei processi molecolari coinvolti e lo sviluppo di terapie in grado di contrastare le metastasi cerebrali.

Dove svilupperà il progetto:

Fondazione del Piemonte per l’Oncologia, Candiolo (TO)

Area

Oncologia

2020

Il ruolo del gene MET nella formazione delle metastasi cerebrali

 

Le metastasi cerebrali rappresentano ancora oggi un nemico difficile da sconfiggere, e i meccanismi che consentono al tumore di raggiungere il cervello e diffondersi rimangono poco studiati. Il gene MET sembra essere uno dei principali responsabili della “crescita invasiva” del tumore metastatico: si tratta di un oncogene, cioè un frammento di DNA che, se mutato, è capace di indurre la trasformazione cancerogena di una cellula normale.

 

Obiettivo del progetto sarà quello di comprendere il ruolo di MET nei meccanismi che regolano la formazione delle metastasi. In particolare verranno studiate cellule tumorali metastatiche provenienti da pazienti con metastasi al cervello, oppure tumore primario ignoto e metastasi diffuse. In seguito verranno prelevate dal sangue le cosiddette cellule tumorali circolanti, che rappresentano uno step intermedio tra la neoplasia primaria e le metastasi secondarie.


Su queste cellule verrà verificata l'attività di MET e di altri oncogeni, modulandola farmacologicamente e tramite manipolazione genetica. Lo studio favorirà una maggiore comprensione dei processi molecolari coinvolti e lo sviluppo di nuove terapie per contrastare le metastasi cerebrali.

  

Dove svilupperà il progetto:

Fondazione del Piemonte per l’Oncologia, Candiolo (TO)

Area

Oncologia

2019

Mutazioni dell'oncogene MET nelle metastasi cerebrali

Le metastasi cerebrali rappresentano ancora oggi un nemico difficile da sconfiggere, e i meccanismi che consentono al tumore di raggiungere il cervello e diffondersi rimangono poco studiati. Il gene MET sembra essere uno dei principali responsabili della “crescita invasiva” del tumore metastatico: si tratta di un oncogene – un frammento di DNA che, se mutato, è capace di indurre la trasformazione cancerogena di una cellula normale. Obiettivo del progetto sarà quello di comprendere i meccanismi molecolari alla base delle metastasi tumorali, e capire se alcune particolari mutazioni dell’oncogene MET siano in grado di promuovere tumori più aggressivi. Verranno utilizzate cellule provenienti da tumori umani CUP (tumori letali e dal rapido sviluppo, nei quali non è stato possibile riconoscere la sede originale del tumore): dopo avere indotto artificialmente le mutazioni specifiche, le cellule verranno studiate in vitro e usando animali modello, per valutare l’invasività’ del tumore e la sua aggressività. Queste informazioni aumenteranno la comprensione dei meccanismi molecolari del tumore e consentiranno lo sviluppo di terapie capaci di contrastare le metastasi cerebrali.

DOVE SVILUPPERÀ IL PROGETTO:

Fondazione del Piemonte per l’Oncologia, Candiolo (TO)

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