Note biografiche:
- Nata a Roma nel 1991
- Laureata in Biotecnologie Industriali presso l’Università degli Studi di Roma "Tor Vergata"
- PhD in Materials for Health, Environment and Energy presso l’Università degli Studi di Roma "Tor Vergata"
La ricerca sulle nanotecnologie ha ricadute anche per la ricerca biomedica e può fornire nuove soluzioni tecniche a gravi problemi medici, come nel caso delle recidive di tumore prostatico dopo la chemioterapia. Oggi l’obiettivo dei farmaci chemioterapici è eliminare le cellule tumorali riducendo le dimensioni del tumore; alcune cellule cancerose, tuttavia, possono sopravvivere e attivare dei cambiamenti a livello molecolare che ne aumentano la malignità e favoriscono la rigenerazione del tumore. Studi recenti hanno mostrato che questo fenomeno di rigenerazione, responsabile delle recidive tumorali, può essere contrastato usando la nanoceria: si tratta di un agente nanotecnologico che riesce a intercettare e modificare i messaggi che le cellule tumorali si scambiano – e che spingono il tumore a riformarsi. Obiettivo del progetto sarà mettere a punto un sistema che leghi i chemioterapici alla nanoceria, in modo che possano agire congiuntamente: in questo modo sarà possibile combinare l’azione dei chemioterapici con l’attività “anti-rigenerativa” della nanoceria. Quest’ultima, inoltre, potrebbe indirizzare il farmaco al tumore, salvaguardando i tessuti sani.
Università degli Studi di Roma "Tor Vergata"