Leri Manuela

NOTE BIOGRAFICHE:

  • Nata a Montevarchi (AR) nel 1986
  • Laureata in Biotecnologie Mediche e Farmaceutiche presso l’Università degli Studi di Firenze
  • PhD in Scienze Biomediche - Biochimica e Biologia Applicata presso l’Università degli Studi di Firenze

2022

Prevenire e rallentare la malattia di Alzheimer con i polifenoli dell’olio

La malattia di Alzheimer è la causa più comune di demenza e due terzi dei pazien-ti sono donne, in particolare in post-menopausa, con concentrazioni di estrogeni significativamente ridotti. Gli estrogeni esercitano un’azione neuroprotettiva e la loro carenza, come conseguenza della menopausa precoce, è stata associata a un aumento del rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer. Fino a oggi, la riduzione fisiologica dei livelli ormonali e la gestione dei sintomi post-menopausa sono stati trattati con la terapia ormonale sostitutiva (TOS). Sfor-tunatamente, la TOS non riduce il rischio di sviluppare demenza, e può presentare, inoltre, una serie di effetti collaterali come aumento del rischio di ictus, trombosi venosa e tumore al seno. Obiettivo del progetto sarà valutare l’uso dei polifenoli naturali, o fitoestrogeni, molecole che presentano attività estrogenica e potrebbero essere utilizzate come analoghi degli estrogeni per mantenere alte le funzioni neuroprotettive. L’identi-ficazione di nuove strategie terapeutiche, di origine naturale e con minori effetti collaterali, potrebbe essere utile per prevenire e rallentare la progressione della malattia di Alzheimer.

Dove svilupperà il progetto

Università degli Studi di Firenze

2021

Prevenire la malattia di Alzheimer con i polifenoli dell’olio

La malattia di Alzheimer è la causa più comune di demenza e due terzi dei pazienti sono donne, in particolare in post-menopausa, con concentrazioni di estrogeni significativamente ridotti. Gli estrogeni esercitano un’azione neuroprotettiva e la loro carenza, come conseguenza della menopausa precoce, è stata associata a un aumento del rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer.


Fino a oggi, la riduzione fisiologica dei livelli ormonali e la gestione dei sintomi post-menopausa sono stati trattati con la terapia ormonale sostitutiva (TOS). Sfortunatamente, la TOS non riduce il rischio di sviluppare demenza, e può presentare, inoltre, una serie di effetti collaterali come aumento del rischio di ictus, trombosi venosa e tumore al seno.


Obiettivo del progetto sarà valutare l’uso dei polifenoli naturali, o fitoestrogeni, molecole che presentano attività estrogenica e potrebbero essere utilizzate come analoghi degli estrogeni per mantenere alte le funzioni neuroprotettive. L’identificazione di nuove strategie terapeutiche, di origine naturale e con minori effetti collaterali, potrebbe essere utile per prevenire e rallentare la progressione della malattia di Alzheimer.

 

Dove svilupperà il progetto:

Università degli Studi di Firenze

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