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Tumore allo stomaco
Informazioni su sintomi, fattori di rischio e opzioni di trattamento chirurgico e farmacologico disponibili.

Che cos’è
Il tumore dello stomaco è una crescita anomala delle cellule della porzione di tratto digerente tra l’esofago e l’intestino tenue. Nella maggior parte dei casi, la neoplasia origina dalla mucosa gastrica, lo strato più interno della parete dello stomaco, dando origine a quello che viene definito adenocarcinoma gastrico.
Forme meno comuni includono i sarcomi, che interessano gli strati profondi della parete gastrica, e i tumori neuroendocrini, come il carcinoide, che derivano dalle cellule enterocromaffini responsabili della secrezione di serotonina. Nei casi avanzati, il tumore può diffondersi ai linfonodi regionali, al fegato, ai polmoni, alle ossa o al peritoneo, comportando gravi complicazioni.
Nelle fasi iniziali, i sintomi sono spesso assenti o aspecifici, rendendo difficile una diagnosi precoce e determinando frequentemente la scoperta della malattia in uno stadio avanzato.
Fattori di rischio e prevenzione
Non è chiaro quale sia il principale fattore di rischio per il cancro allo stomaco, ma alcuni sono:
- L’età avanzata
- Il fumo
- Il consumo di alcol, in particolare più di tre unità alcoliche al giorno (un’unità alcolica corrisponde a 12g di etanolo).
- Infezione da Helicobacter pylori, batterio responsabile di ulcere e gastriti, che in alcuni casi può favorire lo sviluppo di adenocarcinoma.
- Il sovrappeso e l’obesità, che comporta un rischio aumentato per le neoplasie del tratto superiore dello stomaco, dove è presente il cardias, l’orifizio di congiunzione tra esofago e stomaco.
- La familiarità: alcune mutazioni genetiche possono aumentare il rischio nei gruppi familiari, sebbene il tumore allo stomaco non sia considerato strettamente ereditario.
- una dieta povera di frutta e verdura e ricca di cibi conservati, salati o contenenti nitrati.
- Alcuni prodotti chimici in ambienti lavorativi come, ad esempio, l’industria della lavorazione della gomma.
La prevenzione si basa sull’adozione di uno stile di vita sano, con una dieta ricca di frutta e verdura, limitando il consumo di alcol ed evitando il fumo.
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Sintomi
I sintomi del tumore dello stomaco sono spesso aspecifici, ma includono:
- Nausea e vomito.
- Sazietà precoce e gonfiore addominale.
- Perdita di peso non intenzionale.
- Mancanza di appetito.
- Dolore epigastrico.
- Presenza di sangue nelle feci (emorragia gastrointestinale).
- Sensazione di debolezza e stanchezza cronica.
Questi sintomi possono anche essere causati da altre condizioni, come ulcere gastriche o gastriti. Tuttavia, è importante consultare un medico per una valutazione accurata.
Diagnosi
La diagnosi avviene attraverso la gastroscopia, che permette di effettuare anche un prelievo di un campione del tessuto tumorale (biopsia), la cui analisi, eseguita dall’anatomopatologo, consentirà di porre una diagnosi di certezza.
Prima di intraprendere il cammino di cura, il paziente dovrà sottoporsi anche ad altri esami diagnostici, tra cui la Tac, l'ecografia, la Pet, al fine di valutare l’eventuale coinvolgimento nella malattia dei linfonodi o di altri organi. Tale fase prende il nome di stadiazione di malattia.
Come si cura
Il trattamento del tumore allo stomaco viene deciso in un contesto multidisciplinare e comprende opzioni chirurgiche, chemioterapiche e, in casi specifici, radioterapiche.
Chirurgia
La chirurgia è il trattamento principale per i tumori dello stomaco. Le opzioni includono:
- Gastroresezione: asportazione parziale dello stomaco, indicata per tumori localizzati nella porzione distale.
- Gastrectomia totale: asportazione completa dello stomaco, indicata per tumori diffusi o localizzati nelle porzioni prossimali.
In entrambi i casi, viene eseguita una linfoadenectomia per rimuovere i linfonodi regionali. La ricostruzione del tratto digestivo avviene tramite anastomosi tra lo stomaco residuo o l’esofago e l’intestino tenue.
Chemioterapia
La chemioterapia può essere somministrata:
- Neoadiuvante, per ridurre la massa tumorale prima dell’intervento.
- Adiuvante, per prevenire recidive dopo la chirurgia.
- Palliativa, per controllare la malattia in stadi avanzati non operabili.
I farmaci più utilizzati includono 5-fluorouracile, epirubicina e composti del platino.
Anticorpi monoclonali
Negli ultimi anni sono stati sviluppati anche i cosiddetti “farmaci biologici” nella cura del tumore allo stomaco. Gli anticorpi monoclonali sono in grado di colpire uno specifico bersaglio della cellula tumorale determinandone la morte.
Nel caso del tumore gastrico viene utilizzato il trastuzumab, associato alla chemioterapia classica, nei pazienti che mostrano una positività all'oncogene HER2. La scelta di questo trattamento viene assunta soltanto dopo aver accertato in laboratorio la presenza della specifica proteina sulle cellule tumorali. Il trattamento con questa categoria di farmaci trova al momento indicazione solo nel caso di tumori metastatici.
Radioterapia
La radioterapia è meno utilizzata per il tumore gastrico, ma può essere impiegata in casi selezionati, soprattutto per il trattamento neoadiuvante o adiuvante.
Quanto è diffuso in Italia
Nel 2024 sono stimate circa 14.105 nuove diagnosi di tumore dello stomaco (8.593 tra gli uomini e 5.512 tra le donne). Nel 2022 i decessi stimati sono stati 9.900 (5.700 uomini e 4.200 donne). Il tasso di sopravvivenza netta a 5 anni dalla diagnosi è del 30% tra gli uomini e del 35% tra le donne, con una probabilità di vivere ulteriori 4 anni condizionata ad aver superato il primo anno dopo la diagnosi pari al 53% per gli uomini e 59% per le donne. Sono 72.900 le persone viventi in Italia dopo una diagnosi di tumore dello stomaco.
[Dati AIOM - Associazione Italiana Oncologia Medica pubblicati in “I numeri del cancro in Italia - 2024”]
Nota bene: Le informazioni fornite non sostituiscono il parere di uno specialista. Per valutazioni personalizzate, è fondamentale consultare un medico.
Le 5 domande più frequenti sul tumore allo stomaco
I sintomi includono nausea, vomito, perdita di peso non intenzionale, dolore epigastrico e sangue nelle feci.
Fumatori, consumatori di alcol, persone con infezione da Helicobacter pylori e coloro che seguono una dieta povera di frutta e verdura.
Attraverso gastroscopia con biopsia e imaging come TAC, PET ed ecografie.
Le opzioni includono chirurgia, chemioterapia, radioterapia e terapie biologiche con anticorpi monoclonali.
Le possibilità di guarigione dipendono dallo stadio della malattia al momento della diagnosi. I tumori rilevati in fase iniziale hanno un tasso di sopravvivenza significativamente più alto rispetto a quelli scoperti in fase avanzata, rendendo fondamentale una diagnosi precoce.