In quali casi risulta indicato sottoporsi a un trapianto di fegato? Francesca M, Cagliari
Il trapianto è indicato per quei pazienti che soffrono di malattie del fegato non trattabili con altri interventi chirurgici o terapie farmacologiche.
La indicazioni più comuni per il trapianto sono la cirrosi epatica, l’insufficienza epatica acuta, il carcinoma del fegato e altre malattie meno frequenti. Le cause più diffuse che determinano la cirrosi epatica sono il tumore epatico, l’infezione cronica da virus dell’epatite B o C, ma anche il protratto uso di alcol.
L’insufficienza epatica acuta può essere causata da infezioni virali, l’intossicazione da paracetamolo o da altri farmaci, l’avvelenamento da ingestione di epatotossine (Amanita Phalloides, un fungo), l’insorgenza della forma acuta del morbo di Wilson.![]()
Per l’epatocarcinoma, quando circoscritto al solo organo, il trapianto di fegato rappresenta una valida cura.
Talvolta, anche tumori benigni come adenomi o angiomi possono richiedere un trapianto.
Tra le malattie meno diffuse per le quali è possibile accedere al trapianto di fegato ci sono l’emocromatosi ereditaria (malattia metabolica), la sindrome di Budd-Chiari, la malattia di Wilson.


