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Neuroscienze

Parkinson e celiachia: quale legame fra intestino e cervello?

Stefania è celiaca e ha una malattia parkinsoniana: vuole sapere se c'è un nesso fra intestino e cervello e come aiutarsi con la dieta

Ho 58 anni, sono celiaca da 15 anni, con diagnosi di Parkinson 9 anni fa, dopo 8 anni di diagnosi errata di “tremore essenziale”. Ho sempre pensato che lo stomaco è il nostro secondo cervello. La mia alimentazione è priva di glutine da 15 anni. Credo che le malattie siano collegate. Una aggiunta di alimenti probiotici potrebbe aiutare?

Stefania

 

Risponde la dottoressa Vincenza Fetoni, responsabile dell’Ambulatorio del Parkinson e dei disturbi del movimento all’Ospedale Fatebenefratelli di Milano

Cara Stefania,

Cominciamo con i quesiti più semplici ovvero:

a) a volte non è facile la diagnosi tra tremore essenziale (di azione) e tremore parkinsoniano (a riposo) perché i due tipi di tremore possono coesistere e di conseguenza la diagnosi può subire un ritardo;

b) nella malattia parkinsoniana sono importanti gli aspetti gastrointestinali, ad esempio rallentato svuotamento gastrico, reflusso gastroesofageo, stipsi, che possono precedere di anni l'esordio della malattia o comparire durante l'evoluzione della malattia stessa.

I sintomi chiamati "non motori" sono legati all'accumulo a livello periferico di alfa-sinucleina, proteina anomala che porta a morte la cellula. Secondo teorie più recenti, la malattia di Parkinson, di cui non si conosce la causa, potrebbe iniziare a livello intestinale e poi propagarsi a livello centrale. Molto è stato ed è l'interesse intorno al microbioma, ovvero la composizione batterica intestinale e le sue modificazioni.

Il legame tra cervello ed intestino è sicuramente stretto; cercare di alimentarsi in modo corretto (come può essere la dieta mediterranea) è buona cosa. Difficile dimostrare al momento se modificando il microbioma individuale possiamo intervenire sullo sviluppo e/o progressione di alcune patologie neurodegenerative come la malattia di Parkinson

c) non ci sono dati certi su celiachia e Parkinson.

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