«Cultura scientifica ed etica: così si combattono le fake news»
Salvo Di Grazia, fondatore del blog MedBunker, a «Science for Peace»: «Le istituzioni siano meno ingessate e più popolari: così potremo vincere la partita»
La partita chiama in causa tutti: istituzioni, giornalisti e lettori. Per evitare il propagarsi di notizie false in ambito scientifico, a ognuno è chiesto di svolgere la propria parte: mescolando preparazione ed etica. La questione, d'altra parte, è complessa e pone in gioco non soltanto la credibilità degli scienziati, ma la tenuta dei sistemi democratici, in una fase storica in cui le truffe sono sempre più spesso legate a questioni scientifiche: con la medicina e l'ambiente in prima fila. Temi che saranno protagonisti della nona edizione di Science for Peace, in programma oggi all'Università Bocconi di Milano.
SALUTE SUL WEB: UN VADEMECUM PER INFORMARSI CORRETTAMENTE
Come si informa correttamente la popolazione su temi di salute? «Bisogna semplicare i fatti, senza mai banalizzarli - anticipa Salvo Di Grazia, ginecologo e ideatore del blog di divulgazione scientifica MedBunker, che interverrà nel corso del panel dedicato a salute, tecnologia digitale e media -. I giornalisti devono saper leggere un articolo scientifico, senza peraltro lasciarsi ammaliare da noi medici. Ci sono dei colleghi che provano ad approfittare dei media, cercando spazio per delle notizie che non sono poi così sensazionali come le si vuole lasciare passare. Ecco perché chi scrive ha il compito più delicato». Fin qui i compiti degli operatori dell'informazione. Ma le fake-news, in realtà, spesso non nascono dai cronisti. Sia chiaro: non è in discussione l'utilità del mezzo digitale, che ha abbattuto ogni confine e reso la circolazione delle informazioni priva di ostacoli. «Sarebbe come dare la colpa alle pistole piuttosto che a chi le maneggia con troppa facilità», gioca con le metafore Di Grazia.
GIULIA INNOCENZI A SCIENCE FOR PEACE 2017: FAKE NEWS E POST-VERITA'
COME ORIENTARSI IN RETE
Il rovescio della medaglia della pervasività attuale è data dall'impatto crescente dei blog specializzati e dei social network, sui quali non esistono controlli. E qui arriva il difficile per chi legge: questione di fonti, non tutte dello stesso livello. «Ma il lettore deve compiere uno sforzo, in questo caso: riconoscere l'affidabilità del sito che riporta una data notizia, cercare un rimando alla fonte originale, ricercare informazioni sull'autore, spostarsi eventualmente su un altro sito a cercare conferma di quanto appena letto. Google premia più la popolarità di un contenuto, che l'affidabilità. Ecco perché è più facile imbattersi in una bufala che rimbalza da un sito a un altro che in un'informazione riportata sul sito del Ministero della Salute, di una società scientifica o di un ente no-profit attendibile». Le stesse indicazioni sono valide pure per i medici. «I colleghi più anziani mi chiedono ancora perché investa tempo nell'aggiornamento del blog. Qualcuno pensa che ci guadagni, invece la realtà è che non c'è più alternativa, se ogni giorno ci si ritrova di fronte pazienti convinti di avere già tra le mani una diagnosi o una terapia».
COME CONTRAPPORSI AGLI SCETTICI
L'atteggiamento antiscientifico, in quanto tale, non è una peculiarità dei nostri tempi. Movimenti di questo tipo sono sempre esistiti, ma è cambiata la piazza: prima ci si riversava in strada per dichiarare la contrarietà ai vaccini, oggi l'adunata è sul web. Nell'agone virtuale, medico e paziente se la giocano ad armi pari: come se alle spalle di una delle due parti non ci fossero più almeno sei anni di studi, oltre a una quota variabile di esperienza sul campo. «La medicina è anche emozione, appassiona su larga scala e fa sentire ognuno in diritto di dire la propria - prosegue Di Grazia -. Ma è proprio sulla preparazione che si deve fare la differenza. Di fronte non c'è soltanto chi vuole confrontarsi con chi ha la sua stessa opinione, ma anche una folta pattuglia di indecisi. Non porto statistiche, ma la mia esperienza sul campo: ogni giorno ricevo almeno un'email in cui un paziente o un lettore mi ringrazia per aver dato risposta ad alcuni suoi dubbi».
Un'altra questione nevralgica nel dibattito sulle fake-news è rappresentata dal conflitto di interesse. Anche in questo caso, conviene girare la testa tanto a destra quanto a sinistra. «Le bufale nascono da chi propina verità troppo facili, ma pure da medici e giornalisti che con manica troppo larga lasciano passare alcune notizie che così rilevanti in realtà non sono», prosegue Di Grazia. Vale dunque la pena non considerarsi mai sicuri: nemmeno quando a parlare sono le società scientifiche o le associazioni di pazienti. «I portatori di interesse ci sono sempre stati e ci saranno, ma serve più trasparenza nei rapporti. Non bisogna fidarsi dello scienziato, ma della scienza: la forza del suo metodo è valida da sempre e va ribadita sopratutto in momenti di generale sfiducia nei confronti delle istituzioni, come quello che stiamo vivendo». Ma dal problema del conflitto di interessi non è immune nemmeno chi mette in giro notizie false. «I siti creati ad hoc guadagnano coi click, ma sopratutto vendendo il contenuto delle loro bufale. Fateci caso: chi propugna diete troppo spinte spesso lavora come nutrizionista, così come ci sono i laboratori analisi che pubblicizzano i test prevaccinali, che di fatto non esistono». Come uscire da questo pantano, allora? «Le istituzioni devono lavorare di più sul web - chiosa lo specialista -. C'è bisogno che chi è autorevole sia meno ingessato e più popolare. Così potremo avere la meglio sulle fake news».
Vero e falso sui vaccini dall'Istituto Superiore di Sanità
I vaccini possono indebolire il sistema immunitario e portare alla comparsa di malattie autoimmuni - FALSO La nostra capacità di rispondere agli antigeni si sviluppa prima ancora della nascita e il sistema immunitario di un neonato è perfettamente capace di rispondere ogni giorno a migliaia di antigeni, molti di più di quelli contenuti nei vaccini
I vaccini contengono sostanze tossiche e pericolose come mercurio, formaldeide, alluminio - FALSO Nessuno dei vaccini commercializzati in Europa contiene da diversi anni derivati del mercurio, di cui peraltro non è mai stata dimostrata la pericolosità nelle quantità e nelle forme contenute nei vaccini. Le quantità di formaldeide, alluminio e altre sostanze sono minime e tali da non causare alcun danno alla salute.
I vaccini, in particolare quello contro Morbillo, Parotite e Rosolia (MPR), causano l’autismo - FALSO Dai numerosi studi effettuati non emerge alcuna correlazione tra il vaccino MPR e l’autismo. Lo studio erroneamente citato a sostegno di questo presunto legame, pubblicato su Lancet, è stato infatti ritirato dalla rivista perché dimostrato fraudolento e l’autore è stato, inoltre, radiato dall’albo dei medici del Regno Unito
A causa del decreto sull’obbligo aumentano i vaccini somministrati ai bimbi nel primo anno di vita - FALSO Il decreto non modifica il calendario vaccinale, le immunizzazioni e la scansione temporale restano le stesse. I genitori che negli anni passati hanno fatto fare ai figli sia quelle obbligatorie che le raccomandate al momento del loro ingresso a scuola li avevano protetti dalle 10 malattie previste dalla legge in discussione, e in alcune Regioni anche da altre, ad esempio lo pneumococco
Esistono degli esami che possono predire eventuali effetti collaterali dei vaccini - FALSO Non esiste nessun test in grado di predire gli effetti collaterali dei vaccini
La riduzione delle coperture vaccinali ha provocato la recrudescenza di malattie come il morbillo - VERO L’attuale riduzione delle coperture vaccinali ha provocato la recrudescenza di alcune malattie come il morbillo, e potrebbe portare al ritorno di patologie ormai assenti dal nostro paese, come la polio o la difterite, ma non ancora debellate dal resto del mondo
Il morbillo può essere causa di gravi complicanze - VERO Il morbillo può essere causa di gravi complicanze e danneggiare temporaneamente le difese immunitarie. Tutto ciò può essere prevenuto dal vaccino
La sicurezza dei vaccini è ben documentata - VERO La sicurezza dei vaccini è documentata da milioni di dosi somministrate, dalla costante attività di sorveglianza dei possibili eventi avversi e dagli studi di sicurezza che vengono effettuati sia prima dell’autorizzazione che dopo l’immissione in commercio di ogni vaccino. Gli effetti collaterali gravi da vaccino hanno una frequenza estremamente più bassa di quelli delle malattie da cui proteggono
L’Italia è uno dei 14 Paesi dove il morbillo è ancora endemico - VERO L’Italia è uno dei 14 Paesi dove il morbillo è ancora endemico ed è nella “top ten” dei paesi che hanno segnalato più casi a livello mondiale da Novembre 2016 ad Aprile 2017. Dall’inizio del 2017 sono stati notificati oltre 3.500 casi, molte complicanze gravi inclusi casi di polmonite, 2 casi di encefalite e 2 decessi. Il 40% circa dei casi è stato ricoverato in ospedale, a conferma della gravità della malattia. Il 35% circa dei casi ha riportato almeno una complicanza
La malattia impegna il sistema immunitario molto di più della corrispondente vaccinazione - VERO Inoltre nella composizione dei vaccini attuali gli antigeni presenti sono molti meno rispetto a quelli che venivano somministrati trenta anni fa