Vacanze di fine anno: attenzione agli occhi dei bambini
In compagnia e in case diverse dalla loro, i bambini sono esposti a più rischi per i loro occhi. A Capodanno meglio tenerli lontani dai fuochi d'artificio
Nel corso delle vacanze di Natale, i bambini trascorrono molto più tempo a casa. L'occasione è propizia per cementare il rapporto con i propri genitori, con i cugini e con qualche amico. Tra le mura domestiche, però, può nascondersi anche qualche insidia. Alcune di queste puntano agli occhi:traumi e corpi estranei possono minacciare la vista dei bambini con maggiore frequenza, in questo periodo. «È la loro curiosità, soprattutto se manca il controllo dei genitori, che rischia di fare qualche brutto scherzo», afferma Henry Spiller, direttore del centro antiveleni del Nationwide Children's Hospital di Columbus e coautore di uno studio apparso sulle colonne della rivista scientifica Eye.
Nel lavoro, i ricercatori hanno esaminato il numero di incidenti oculari registrati negli Stati Uniti, tra il 2000 e il 2016. Nel caso specifico, si è puntato a tenere traccia dei casi determinati dall'esposizione a prodotti per la pulizia della casa. Nonostante le oltre 319mila segnalazioni, il trend è risultato in calo: quasi del 30 per cento. Un dato comunque considerevole, con dei picchi registrati sovente nel periodo delle vacanze invernali. Gli infortuni più frequenti sono stati causati dal contatto con la candeggina, con i detersivi per i pavimenti, con i disinfettanti e i detergenti per i vetri. A maggior ragione, secondo gli esperti, in questo periodo, che molte famiglie trascorrono in compagnia dei nonni, in abitazioni non sempre a misura dei più piccoli. «Il più alto tasso di esposizione a questi incidenti lo abbiamo riscontrato nei bambini di 2 anni - aggiunge Spiller -. Un dato che si può spiegare con la crescente mobilità e la curiosità che li porta a essere attratti da stimoli sconosciuti e, al tempo stesso, intriganti». A ciò occorre aggiungere l'incapacità di riconoscere i potenziali pericoli. Tra cui, per l'appunto, i prodotti per l'igiene della casa: profumati e contenuti in confezioni colorate, che i bambini possono far esplodere. Da qui il rischio di contatto con gli occhi, oltre che di ingestione.
A QUALE ETA' VA EFFETTUATA LA PRIMA VISITA OCULISTICA?
TRAUMI OCULARI: LE CAUSE PIU' FREQUENTI
Dati dettagliati come quelli statunitensi, in Italia non ci sono. Il trend è però calante, al pari di quanto registrato al di là dell'Atlantico. Nell'esperienza clinica, i traumi oculari pediatrici sono più frequenti durante l'estate. Ciò non toglie che, in vacanza, i rischi possano crescere indipendentemente dalle stagioni. E non scaturire soltanto dai prodotti per l'igiene domestica. «I traumi più frequenti derivano dall'ingresso negli occhi di frammenti di vetro e di tappi, oltre che dai graffi degli animali domestici e dalle ustioni da scoppio - spiega Luca Buzzonetti, direttore dell'unità operativa complessa di oculistica dell'ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma -. Inoltre, quando i bambini più piccoli sono insieme a quelli più grandi, il rischio è rappresentato anche dal lancio di oggetti». Contesto tutt'altro che raro in queste settimane, che molte famiglie sfruttano per ritrovarsi. «Incidenti di questo tipo sono più frequenti quando i bambini sono stanchi o sovraeccitati. E possono accadere con maggiore probabilità in un contesto diverso dalla dimora abituale, nel quale la curiosità può giocare brutti scherzi».
La prevenzione parte dalla conservazione in luoghi sicuri - in alto e fuori dallo sguardo dei più piccoli - delle sostanze e degli oggetti potenzialmente pericolosi. E, naturalmente, da un'adeguata distanza dai fuochi d'artificio: responsabili del 15 per cento di tutti gli incidenti a carico degli occhi. «Se si trascorre il Capodanno all'aperto, i bambini devono stare lontani dal luogo in cui si fanno scoppiare i botti - prosegue Buzzonetti -. Chi trascorrerà la serata del 31 in appartamento, invece, è bene che non li faccia uscire sul balcone». Per vedere lo spettacolo dei fuochi, in questo caso, ci sarà posto dietro le finestre. Senza la «ricompensa» delle stelle filanti, a torto considerate sicure anche per i più piccoli.
COSA FARE IN CASO DI INCIDENTE?
Nel caso in cui un incidente fosse provocato dal contatto con una sostanza, gli esperti consigliano di custodire a portata di mano i riferimenti del centro antiveleni più vicino (qui l'elenco delle strutture italiane). Il contatto, se necessario, deve essere immediato. Cosa fare se nell'occhio di un bambino dovesse finire un detergente per la casa? «Lavarlo con acqua corrente è sempre indicato - prosegue Buzzonetti -. Per farne affluire in maggiore quantità, si possono mantenere le palpebre ben aperte con le mani. O fare ricorso a una siringa senza l'ago per iniettare l'acqua con più precisione». Dopo, in ogni caso, il ricorso al pronto soccorso è necessario (la terapia è quasi sempre farmacologica). Immediato, invece, deve essere se nell'occhio entrasse un corpo estraneo. In simili situazioni, qualsiasi manovra domestica rischia di creare più danni che benefici. «Rimuovendo l'oggetto con le mani o con una pinzetta, si rischia di aggravare la situazione», conclude l'esperto.
Bambini: i consigli per evitare il soffocamento da cibo (Linee di indirizzo Ministero della Salute, 2017)
Carne, pesce, salumi Carne e pesce vanno cotti sino a quando diventano morbidi e poi tagliati in pezzi piccoli. Vanno eliminati nervature, ossicini e lische. Carne e wurstel sono gli alimenti più spesso associati a incidenti gravi. I salumi e il prosciutto vanno tagliati a piccoli pezzi (max 1 cm) da masticare uno alla volta
Legumi Fagioli, piselli, ceci e lenticchie vanno cotti e poi schiacciati
Frutta e verdura cruda La frutta e la verdura cruda, specie quella di consistenza dura o fibrosa (le mele, il sedano, l'ananas) va cotta o grattugiata, eliminando eventuali semi, noccioli, bucce dure
Sorveglianza Il bambino piccolo dovrebbe mangiare sempre sotto la supervisione di un adulto, non va lasciato solo
Verdure a foglia Vanno cotte e poi sminuzzate, se consumate crude vanno tagliate finemente, eliminando filamenti e fibre dure
Frutta disidratata Ammorbidire lasciandola in ammollo in acqua e tritare finemente
Creme spalmabili Burro d'arachidi o altri alimenti spalmabili vanno somministrati spalmandoli in uno strato sottile sulle fette di pane
Ambiente tranquillo e dedicato Il bambino dovrebbe mangiare seduto, con la schiena bene appoggiata, in un ambiente tranquillo senza troppe distrazioni. Andrebbe evitato il pasto davanti alla tv, in auto o mentre sta giocando. Meglio che impari a non mangiare mentre gioca, corre o usa videogame. Non dare da mangiare al bambino piccolo mentre piange o ride
Alimenti secchi Gli alimenti che si rompono in pezzi duri, come alcuni biscotti, i cracker, vanno sbriciolati o ridotti in farina prima dell'anno d'età
Cereali in chicchi Mais, grano, orzo, ma anche muesli andrebbero tritati finemente e somministrati sotto forma di farina anzichè in chicchi prima dell'anno d'età
Arachidi, semi, frutta secca Meglio evitarli fino ai 4-5 anni d'età. In ogni caso tritarli o pestarli finemente
Alimenti a forma cilindrica Carote, wurstel o salsicce devono essere tagliati prima in lunghezza (a listarelle) e poi in pezzi più piccoli (circa 5mm), evitare di tagliarli a rondelle. Rimuovere eventuali budelli o bucce. I wurstel, insieme alla carne, sono gli alimenti più spesso coinvolti in episodi gravi di soffocamento
Dolciumi Caramelle, confetti, marshmallow, gelatine, gomme da masticare, ma anche patatine e pop corn andrebbero evitati fino ai 4-5 anni d'età
Alimenti tondeggianti Uva, ciliegie, olive, mozzarelline e simili devono essere tagliate in pezzi da 5 mm circa, avendo cura di togliere noccioli e semi
Pasto su misura Il bambino non andrebbe mai forzato a mangiare. Va incoraggiato a fare bocconi piccoli, masticare a lungo e lentamente prima di deglutire. Vanno scelti alimenti adatti alla sua età e al suo livello di sviluppo, evitando quelli inadatti e difficili da masticare
Formaggi I formaggi a pasta filata, come le mozzarelle, vanno tagliati finemente