Camilla De Fazio
Giornalista pubblicista. Laureata in Biotecnologie con specializzazione in Neuroscienze, ha studiato giornalismo e comunicazione scientifica presso l'Università Diderot di Parigi. Scrive dal 2018 per diverse testate, cartacee e online, specialistiche e divulgative, occupandosi principalmente di salute, medicina, farmaci e politica sanitaria.
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MagazineQuando il ritardo nello sviluppo è questione di genetica
Il sequenziamento dell’esoma sta cambiando la diagnosi dei disturbi del neurosviluppo: nei bambini e negli adulti con ritardo psicomotorio, del linguaggio o cognitivo, soprattutto quando i segni clinici sono sfumati, questo esame permette di individuare mutazioni genetiche rarissime e mai riconosciute in precedenza. Tra queste ci sono le varianti dei geni CAMK2, associate solo dal… MagazineParkinson e microbiota: funziona il trapianto fecale?
Una revisione sistematica pubblicata BMC Neurology ha analizzato i risultati dei cinque trial clinici che negli ultimi anni hanno valutato il trapianto di microbiota fecale (FMT) nella malattia di Parkinson. I dati sono incoraggianti per i sintomi intestinali, ma molto meno solidi sul fronte motorio. Il quadro complessivo è chiaro: il FMT è una tecnica… MagazineL’ADHD femminile esiste, ma lo vediamo tardi
Le donne con ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder, disturbo da deficit di attenzione e iperattività) ricevono spesso una diagnosi tardiva e soffrono, in media, di sintomi più gravi rispetto agli uomini. È quanto emerge da una ricerca spagnola condotta su 900 pazienti e pubblicata sulla rivista European Psychiatry. Lo studio si inserisce in un filone… MagazineIl tablet che misura la memoria
La neurologia diventa sempre più digitale, anche nel nostro Paese. Con l’invecchiamento della popolazione e il progressivo aumento dei casi di declino cognitivo, poter eseguire test di memoria e attenzione senza spostarsi da casa potrebbe rappresentare una piccola rivoluzione nella diagnosi precoce delle malattie neurodegenerative. A presentare una delle prime soluzioni in questo ambito è… MagazineAlzheimer, la riabilitazione fa parte della terapia
Secondo un recente rapporto di Alzheimer’s Disease International, gli interventi non farmacologici – come esercizio fisico mirato, test cognitivi, riorganizzazione degli spazi e incontri di gruppo – dovrebbero essere considerati parte integrante dei percorsi terapeutici, al pari dei farmaci. Un’indicazione ripresa anche in Italia dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), che nelle sue linee guida ne… MagazineQuando lo smartphone diventa un neurologo
E se lo smartphone potesse accorgersi di un disturbo neurologico prima ancora di noi? Oggi non è più fantascienza: il modo in cui digitiamo un messaggio, muoviamo il telefono o parliamo a un assistente vocale può in parte rivelare i primi segni di alterazioni motorie o cognitive. È l’obiettivo di una nuova generazione di strumenti… MagazineSclerosi multipla: diagnosi più veloci e cure tempestive
Trent’anni fa la sclerosi multipla portava quasi inevitabilmente a una condizione di disabilità: la maggior parte dei pazienti che riceveva una diagnosi ha poi dovuto ricorrere all’ausilio di una sedia a rotelle, con difficoltà di movimento, coordinazione e articolazione del linguaggio. Il destino dei pazienti che ricevono una diagnosi oggi invece è molto diverso, grazie… MagazineSclerosi multipla: segnali fino a 15 anni prima della diagnosi
La sclerosi multipla potrebbe avere inizio molto prima di quanto si pensi, con prime manifestazioni aspecifiche che precedono di circa 15 anni i sintomi clinici e la diagnosi. Lo suggeriscono diverse evidenze cliniche e lo dimostra ora uno studio pubblicato sulla rivista scientifica JAMA Network Open. LO STUDIO Gli autori hanno seguito oltre duemila persone… MagazineUdito e cervello: intervenire presto riduce il rischio demenza
Prendersi cura dell’udito in modo proattivo – ad esempio usando apparecchi acustici quando indicati – potrebbe ridurre il rischio di declino cognitivo e demenza negli anziani. Diverse ricerche lo hanno suggerito negli ultimi anni e un nuovo studio pubblicato su JAMA Neurology lo conferma: chi soffre di ipoacusia lieve o moderata e inizia a usare… MagazineDepressione post partum: individuarla precocemente è possibile?
Ancora oggi la depressione viene spesso percepita non tanto come una vera e propria malattia, quanto come una mancanza di volontà o di capacità da parte della persona di reagire e “tirarsi su”. Lo stigma è ancora più marcato nei casi di depressione perinatale e post partum: colpisce vedere una madre che non riesce a…