Ricerca di marcatori per diagnosi e prognosi del tumore prostatico
Un individuo di sesso maschile, nel corso della propria vita, presenta una possibilità superiore al 10% di sviluppare un tumore prostatico. Questa neoplasia rappresenta la quinta causa di morte negli uomini e oggi la diagnosi viene effettuata anche grazie all’esame dell’antigene prostatico specifico (PSA). Questa analisi è tuttavia poco specifica e selettiva, poiché un’alterazione dei valori del PSA può essere dovuta a patologie benigne.
Obiettivo della ricerca sarà identificare dei marcatori tumorali alternativi e non invasivi per identificare precocemente il tumore della prostata. Dal punto di vista operativo verrà messo a punto un protocollo di metabolomica untargeted (l’analisi di tutte le proteine prodotte dalle cellule che compongono il tumore), che permetta di distinguere tra i pazienti affetti da neoplasia e quelli con patologie prostatiche benigne. Inizialmente, i tessuti tumorali e i tessuti sani (adiacenti) saranno confrontati per valutare quali proteine risultino alterate. Di seguito, le analisi verranno estese ad altri fluidi biologici. Le conoscenze ottenute saranno utilizzate per comporre un sensore in grado rilevare molteplici proteine prodotte dal tumore prostatico.
Dove si svilupperà la ricerca:
Università degli Studi di Roma "La Sapienza"