07-02-2017

Quando e come controllare i livelli di colesterolo?

La quota di colesterolo Ldl rappresenta un fattore di rischio per l'insorgenza delle malattie cardiovascolari

Il colesterolo fa parte dei grassi che circolano nel nostro sangue e che fanno parte del nostro metabolismo.

È un composto che viene in parte prodotto a livello del fegato e in parte viene assunto con gli alimenti.

Ormai i dati sono solidi, sono numerosi, un aumento dei livelli di colesterolo nel sangue si accompagna ad un rischio di aterosclerosi e quindi di tutta una serie di malattie gravi che includono l'infarto, l'ictus e la chiusura delle arterie in vari distretti del corpo, quindi è importante mantenere il colesterolo entro dei limiti di norma.

Il colesterolo si misura nel sangue, esistono varie componenti, le più comunemente considerate, ma ce ne sono anche altre che per semplicità non affrontiamo ora, sono: il colesterolo totale, quello cosiddetto buono o legato a proteine ad alta densità e quello cosiddetto cattivo.

Il colesterolo cattivo esprime la quota di colesterolo che va a depositarsi sulle arterie, quello buono la quota che viene invece asportata e viene immobilizzata e in questo caso rappresenta quindi una componente in un certo senso protettiva.

Occorre valutare il colesterolo però sempre nel contesto delle condizioni cliniche di una persona, in pratica se una persona è giovane, non ha nessun problema, non ha un rischio elevato, non fuma, non ha altre malattie, anche un po’ di colesterolo alto può essere gestito con tranquillità lavorando sull'alimentazione soprattutto, a meno che siano valori estremamente elevati.

Invece in un paziente che ha già avuto per esempio un infarto, che ha la pressione alta, o che fuma, o che ha diabete, i livelli di colesterolo vanno affrontati con molta più energia ed occorre utilizzare dei farmaci per farlo scendere.

In questi casi ci si focalizza sul colesterolo cosiddetto cattivo come guida alla terapia ed è bene che venga ridotto in funzione del rischio del paziente.

Sopra i 190 mg per 100 parliamo di un colesterolo totale alto, occorre scendere sotto questo livello ma ripeto occorre bilanciare l'uso di farmaci con una dieta adeguata, dipende dalle condizioni individuali del paziente e in caso di rischio elevato è obbligatorio considerare una terapia farmacologica.

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