21-11-2016

Tumore al seno: come si interviene?

Oggi è cambiato completamente l'approccio clinico al tumore della mammella. Negli anni 80 è nata la chirurgia conservativa che era mirata alla conservazione dell'organo, cioè la mammella. Oggi possiamo parlare di terapia conservativa, non solo dell'organo, ma soprattutto dell'integrità fisica dell'immagine della paziente, oltre che della funzione. Quindi conservazione dell'immagine e della funzione, questo lo possiamo fare attraverso vari tipi di approcci integrati, chirurgici, radioterapici e medici. Possiamo fare interventi chirurgici conservativi, mininvasivi sulla mammella per tumori scoperti in fase iniziale, di piccole dimensioni. Possiamo fare interventi chirurgici più ampi, più demolitivi, che comprendono l'asportazione anche completa della ghiandola mammaria, ma preservando l'aspetto esteriore grazie alle possibilità offerte dalla chirurgia plastica, quindi con una ricostruzione immediata, con protesi. Lo stesso si può dire per i linfonodi ascellari che oggi possono essere conservati nella stragrande maggioranza dei casi grazie alla tecnica del linfonodo sentinella e quindi preservando la funzione dell'arto. Lo stesso si può dire per altre cose importanti per l'immagine della donna, ad esempio siamo in grado di prevenire in gran parte dei casi, anche la caduta dei capelli secondari ai trattamenti chemioterapici, grazie all'utilizzo di dispositivi, di cuffie particolari che evitano nella gran parte dei casi, la caduta dei capelli, oppure utilizzando farmaci che non fanno cadere i capelli. Tutto questo nell'ottica di preservare l'immagine e la funzione del corpo femminile.

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