18-11-2017

Giulia Innocenzi a Science for Peace 2017: fake news e post-verità

Giulia Innocenzi, qual è il valore di una vetrina come Science for Peace per parlare di fake news, disinformazione, verità? È fondamentale perché qua c'è l'approccio scientifico, quindi di fake news si parla dalla mattina alla sera perché ovviamente un tema fondamentale, un tema di attualità. Però se non ne parlano gli esperti c'è un rischio che poi non affrontiamo il problema nella maniera opportuna, invece oggi qui abbiamo scienziati, ricercatori, esperti in materia, professori che con metodo scientifico stanno affrontando il problema delle bufale su internet, che costituiscono un pericolo per la democrazia e per la scienza. Quindi con metodo scientifico vanno affrontati.

Un breviario, quache consigli per un lettore affinché possa difendersi dalle fake news. Non è facile, perché mi è successo di incappare anch'io in bufale. Ci sono però due o tre trucchi che si possono utilizzare. Ad esempio, quando diffondono anche dei documenti falsi, che cominciano a circolare anche nelle chat, quei documenti magari hanno un paesino o un ente di riferimento che non esiste. Basta andare a fare una ricerca su Google e verificare se i riferimenti che vengono dati sono veri oppure no. Altri esempi sull'attualità, si inventano delle notizie, basta andare su Google e vedere se invece delle testate accreditate diffondono quella notizia. Anche solo attraverso Internet si può sbugiardare le bufale che nascono da Internet, però bisogna essere accorti. Come hanno detto oggi professori e gli scienziati, dovete studiare, perché solo con le vostre conoscenze poi potete affrontare quelle che sono le fake news e le bufale.

Prima si diceva ‘’Lo ha detto la televisione’’ adesso ‘’Mi è arrivato un messaggio via Whatsapp’’. Le bufale sono una peculiarità del nostro tempo o solo cambiato il mezzo attraverso cui si diffondono? Purtroppo, io penso che sia molto più pericoloso oggi che non in passato. Se tu noti, quando una bufala viene detta in televisione, quella viene immediatamente smentita, anche a partire da Internet. Quando vengono diffuse delle bufale in tv penso a quella storia del bar che aveva un terrorista e poi dopo quel bar effettivamente è stato dato alle fiamme proprio perché era nata la bufala su quella cosa. Lì era stato smentito immediatamente su Internet ma, queste bufale che nascono su Internet che poi vengono diffuse sulle chat di Whatsapp, sono pericolosissime. Tu non sai neanche quanta gente le ha lette, proprio perché spesso sono anche solo delle foto che si diffondono. Quelle sono le cose più pericolose. Però io dico ormai che se ti arriva la foto di Temistocle Boldrini, il cugino della Boldrini, che prende 20mila euro al mese e ha 46 cooperative di migranti, se ci caschi sei proprio poco sveglio te. Quindi faccio un invito, anche a chi ci ascolta, svegliamoci tutti perché queste bufale ci prendono se siamo un pochino addormentati, bisogna avere le antenne accese.

Quanto credi all'utilità dell'attività di Debunking condotta dai giornalisti? Fondamentale, e purtroppo ne fanno troppa poca. Anche oggi è stato spiegato che, se il giornalismo viene pagato sempre meno e deve muoversi sempre più velocemente, non si ha la possibilità di andare poi a vedere le fonti e quindi di andare a verificare o smentire alcune notizie. Altrimenti giornali e giornalisti a cosa servono, se non a verificare quali sono le notizie vere e quali sono le notizie false? Il giornalismo ha questo ruolo cruciale, deve riappropriarsene, proprio perché anche una sua funzione democratica.

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