01-01-2016

Vescica infiammata: può essere colpa dei farmaci BCG?

Risponde Bernardo Rocco, urologo presso l’Ospedale Policlinico di Milano, direttore scientifico internazionale del Global Robotics Institute di Celebration in Florida, membro del board della European Section of Uro-Oncology

Rispondiamo al lettore che ci chiede notizie in merito a un tumore della vescica del proprio papà trattato con resezione, supponiamo anche se non è scritto per esteso, e a terapia di mantenimento con il BCG.

Sappiamo che quando affrontiamo la neoplasia vescicale per via endoscopica e l'esame istologico ci rivela che questa neoplasia ha determinate caratteristiche di estensione ed aggressività, è indicato il trattamento endovescicale con BCG, che è una sostanza che tende a stimolare il sistema immunitario, a rispondere contro questa neoplasia.

Bene, ci chiede in particolare il nostro lettore, se la sintomatologia irritativa che il padre lamenta, sia legata al farmaco o alla comparsa del nuovo tumore.

Chiaramente è difficile dare una risposta senza guardare in vescica, cioè senza effettuare una nuova cistoscopia, tuttavia sappiamo che il BCG può dare una sintomatologia irritativa anche piuttosto importante, tanto che in alcuni casi deve essere sospesa la terapia col BCG perché può essere anche pericoloso portarla avanti se c'è effettivamente una reazione importante o magari, oltre a una sintomatologia irritativa, si presenta anche una situazione di febbre o altri sintomi, altri segni rilevanti.

Quindi una sintomatologia così irritativa, così importante, deve essere compresa, deve essere valutato se il ciclo di mantenimento non fosse concluso, se valga la pena di portare avanti il mantenimento e delle ulteriori sedute a seconda dello schema che sta utilizzando.

Comunque una cistoscopia di controllo, magari dopo che la sintomatologia acuta è scemata, vale la pena di farla per verificare la situazione. Personalmente penso che sia più verosimilmente legata alla somministrazione del farmaco che a un' eventuale insorgenza di una recidiva di neoplasia.

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